Berlinguer è stato oggetto di ammirazione e critica, contestazione e identifica- zione. L’innumerevole serie di scatti fotografici ha contribuito a costruirne il mito e a potenziarne la popolarità, trasformandolo in una icona di massa. La satira, con alcune eccezioni, è stata invece il controcanto delle narrazioni edificanti della sua figura. Con questa rassegna di prime pagine di giornali, copertine di volumi, vignette e strisce a fumetti ci viene restituita un’altra immagine di Berlinguer attra- verso un lessico dissacrante. Le copertine del “Male” ne hanno disegnato il volto e il corpo attraverso tratti caricaturali e grotteschi.
La satira ha anche tratteggiato un Berlinguer del tutto diverso dal dirigente imme- desimato nel suo popolo attribuendogli semmai un distaccato tratto borghese e anche aristocratico per contrapporlo a quello proletario, come nella nota vignetta di Forattini pubblicata su “Repubblica” il 4 dicembre 1977 che fu un vero e proprio caso politico, duramente contestata da intellettuali e politici comunisti.

I funerali di Enrico Berlinguer: la striscia di Staino